Groppallo da Pianelle
Il monte Castellaro con Groppallo ripresi da Pianelle dall'artista fotografo groppallino Giuseppe Cavanna attorno gli anni '60
Una cartolina da... Mangiarosto
Una cartolina da... Mangiarosto
Questa cartolina innevata ve la spediamo dal paese groppallino dei tagliapietre, o meglio dei “picasàss”, ci riferiamo a Mangiarosto!
Mangiarosto è difatti un incantevole borgo, unico non solo per il curioso toponimo ma altresì per la bellezza dell’abitato, aggraziato da costruzioni erette con pietre d’arenaria sapientemente squadrate da mani esperte.
Gli scalpellini di Mangiarosto sono i celebri “Gallini”, tutti eredi del capostipite Leandro che hanno “firmato” numerosissimi architravi di abitazioni erette in zona, altrettanti caminetti e anche il campanile di Groppallo.
Da non perdere il settecentesco oratorio dedicato ai Santi Giacomo e Girolamo Emiliani.
Il nostro consiglio è quello di venirci a trovare a Groppallo e al ritorno visitare Mangiarosto, avvicinarsi alle case, quelle originali ben s’intende e apprezzare altresì una spettacolare vista sulla valle del rio Lavaiana.
La foto mostra l'ingresso al paesello di Mangiarosto dopo una copiosa nevicata nel 2015.
Sulla destra troviamo l'oratorio eretto nel 1732 dalla famiglia Cavanna
L'iscrizione lapidea della famiglia Cavanna a Groppallo
L'iscrizione lapidea della famiglia Cavanna a Groppallo
di Claudio Gallini
Sul lato destro della facciata della chiesa di Groppallo è collocata una particolare iscrizione lapidea di forma quadrata con delle diciture in latino, risalente al sec. XVII; facciamo un po’ di chiarezza - in sintesi - sul suo significato.
Questa lastra, ritrovata da don Gianrico Fornasari e da egli fissata dove la troviamo oggi, era in passato posizionata all’interno della chiesa di Groppallo - quella precedente all'attuale - presso la cappella di Sant’Andrea; la cappella di giuspatronato della famiglia Cavanna di Tornara.
Lo scatto riproduce l'iscrizione oggetto del seguente articolo (foto: Claudio Gallini)
Questa targa è un’importante testimonianza della magnificenza di quest’antico casato e del legame, talvolta molto influente, con la Chiesa groppallina.
Riportiamo di seguito la trascrizione del testo latino.
SACELLUM HOC DIVO ANDREAE DICATUM AB AEDIFICATIONE HUIUSCAE ECCLESIAE UNA CUM PROXIMIORIBUS HISCE DUOBUS SEPULCHRIS SUMPTIBUS NOB. D. D. ANDREAE ET GROPALINI FRATRUM DELLA CAVANNA DE PACHIAROTTIS CONSTRUCTUM D. L. T. CHRISTOFORUS EX FAMIGLIA SUPERSTES REFICI CAPAVIT ANNO 1690 DIE X MENSE MAIJ.
Questa è invece la traduzione in italiano a opera dello scrivente:
“Questa cappella, dedicata a sant’Andrea, è il sepolcro dei fratelli nobili Andrea e Gropalino Cavanna Pacchiarotti già dalla costruzione di questa cappella restaurata da Cristoforo il 10 Maggio 1690 e unico superstite.”
Attraverso poi un atto proveniente dall’Archivio Notarile di Piacenza, datato 9 settembre 1539, scopriamo invece che tale Giacomo Cavanna nel suo testamento lasciò nella cappella suddetta di sant’Andrea, posta nella chiesa di Groppallo, canoni annui pari a 19 staia di frumento pagati da alcuni enfiteuti per terre poste a Groppallo, dando autorità ai suoi nipoti di scegliere il religioso cui assegnarli; il sacerdote avrebbe avuto l’obbligo di celebrare una messa ogni mese all’altare della cappella in favore dell’anima di Giacomo.
È possibile approfondire l'argomento sfogliando il volume: “Groppallo e la sua chiesa una storia unica” (Clicca qui per maggiori informazioni).
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Autore: Claudio Gallini ©
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Domenico Chinosi il poeta groppallino che si mette allo specchio
Domenico Chinosi il poeta groppallino che si mette allo specchio
di Claudio Gallini
Il comprensorio di Groppallo è terra di persone speciali, lo sappiamo benissimo, la storia ce lo racconta da secoli e questo trafiletto vuole portare alla luce un groppallino a tutti noi molto noto per una delle vocazioni più belle che possano esistere sulla terra, l’insegnamento!
Domenico Chinosi di Barsi - in realtà il cognome affonda le sue radici a Predalbora di Groppallo, il paese fantasma che suo figlio Francesco ha fatto rinascere - è un insegnante di scuola elementare in pensione che, oltre a collaborare nella stesura di manuali didattici è un poeta dalla grande sensibilità.
Vogliamo portare difatti all’attenzione degli amici di Groppallo, e non, la pubblicazione edita dalla ragusana “Cultura Duemila Editrice” nel 1993, titolata “Pensieri allo Specchio”; una raccolta di venticinque poesie nate dalla delicatezza di un Chinosi allora trentaseienne, che ha consacrato questa raccolta al papà Francesco e al figlio omonimo.

Sulla quarta di copertina l’editore scrive che Domenico – assieme agli altri autori di questa collana - tenta, in parte idealmente, in parte tangibilmente, di trasformare l’esperienza poetica in un’esperienza di comunicazione umana e civile, quasi un nuovo umanesimo; in effetti Chinosi, come trapela dal titolo, si immedesima in una metafisica nudità e a “corpo scoperto”, emozionato e ispirato verosimilmente dalla prematura scomparsa del papà, fa compiere al lettore dei veri e propri voli pindarici su tematiche varie che spaziano dalla guerra, al tempo che passa inesorabilmente, al rispetto verso gli anziani, alla religione o alla vita, per indicarne solo alcune.
Grazie Domenico per questa scoperta!
Aspettiamo presto una nuova pubblicazione con tante emozionanti poesie.
Di seguito trascriviamo, col permesso dell’autore, la terza poesia che si trova in questa pubblicazione.
Il tempo
E passa silenzioso il tempo,
Passa sulla piana addormentata,
passa sull’ondeggiante bosco,
passa sulle vie della città-
E il tempo passa su di noi,
passa sulle nostre facce stanche,
passa sui nostri amori finiti,
passa sui mali del mondo.
E il tempo passa,
passa e cancella i colori,
ogni cosa sbiadisce con lui,
e il tempo passa, passa e se ne va.
Il documento più antico di Groppallo
Il documento più antico di Groppallo
A cura di Claudio Gallini
La fonte più antica sinora individuata che tratta del territorio di Groppallo, è un placito datato 6 gennaio 899 nel quale re Berengario I, con l’intercessione del “fidelissimus consiliarius noster” Sigifredo conte di Piacenza, donò al “fideli noster” Vulferio tre terreni posti nel Comitato Piacentino, ossia: Centenaro, Pennula e per l'appunto Groppallo (montem gropallum per la precisione).
L’immagine ritrae il placito di re Berengario I del 6 gennaio 899 conservato presso l’Archivio Capitolare della Cattedrale di Piacenza.
(immagine tratta dal volume: “Groppallo e la sua chiesa, una storia unica”, LIR, Piacenza 2021).
Quest'antichissima pergamena, molto rovinata perché intaccata in passato dall’umidità e dai topi, è oggi custodita presso l’Archivio Capitolare di Piacenza (clicca qui).
L’atto in questione fu compilato presso “Lupatina”, oggi Lovadina in provincia di Trento, corte dell’allora re d’Italia Berengario I, (sec. IX).
Il particolare ritrae il toponimo “gropallum”, la dicitura sinora nota e più antica che scrive di Groppallo
All'interno del volume: “Groppallo e la sua chiesa, una storia unica”, pubblicato lo scorso aprile, potrete trovare l’intera trascrizione del testo e la trattazione dell’argomento in un capitolo riservato. Clicca qui per informazioni
Buon compleanno nonna Maria!
Buon compleanno nonna Maria!
Nel pomeriggio di domenica 3 ottobre ’21 l’intera comunità di Groppallo si è ritrovata a Barsi per festeggiare un compleanno molto speciale, i 100 di nonna Maria, che in realtà ha toccato questo considerevole traguardo lo scorso 29 settembre – giorno di San Michele, tiene lei a ricordare; nativa di Mattarana, in provincia della Spezia, arrivò sui monti dell’alta val Lavaiana per amore di un groppallino.
La sua grinta è davvero invidiabile, da tutti conosciuta come la sarta di Groppallo, non mancava mai di andare per funghi nei boschi del groppallino e nonostante qualche acciacco cerca sempre di fare tanta strada a piedi e qualcuno dice: “pochi fanno la scala come lei”.
Ancora tanti auguri a nonna Maria!
Tanti auguri nonna Maria per questo importantissimo traguardo
Nonna Maria circondata dai suoi cari nipoti e pronipoti
Nonna Maria con i pronipoti Rossella, Cecilia e il piccolo Jonathan
La comunità di Groppallo è venuta e festeggiare la cara nonna Maria
Ripristinata la fontana a Coletta di Groppallo
Ripristinata la fontana a Coletta di Groppallo
di Claudio Gallini
Congratulazioni agli abitanti di Coletta che, con un prodigioso lavoro di squadra, hanno ripristinato – completamente a loro spese - l’antica fonte pubblica posta ai piedi del borgo groppallino lungo la SP 8 che da Cantoniera giunge a Bedonia.
Già da anni si erano lanciati innumerevoli gridi di aiuto verso le principali istituzioni, le quali si sono sempre rimbalzate la responsabilità del ristabilimento di questa fontana che un tempo abbeverava il bestiame e i contadini di ritorno dal lavoro nelle terre.
Non si contano poi i tanti articoli apparsi sui quotidiani locali, bollettini, etc. (leggi anche qui), dove si chiedeva a chi di dovere uno sforzo per rendere questo luogo uno spazio di aggregazione in memoria delle fatiche dei nostri “vecchi” e non permetterne così la scomparsa.
Questa fontana rappresenta perciò non solo un punto di riferimento storico ma anche un importante luogo di ristoro per passanti, ciclisti e automobilisti.
Il passare del tempo, un piccolo smottamento e probabilmente l’urto di uno spartineve avevano ridotto in pessime condizioni la già malmessa fonte che non aveva mai smesso di sgorgare acqua freschissima proveniente dalle alture di Coletta.
Dalla primavera scorsa, però, in pieno periodo di “lock down” il fontanile smise addirittura di erogare la preziosa linfa a causa della rottura della tubazione in un punto imprecisato.
Ricordiamo che questa fontana fu edificata attorno agli anni ’50 del secolo scorso durante i lavori di costruzione e miglioria della strada che portava a Passo Pianazze; gli operai intercettarono la sorgente e decisero di costruire una vasca con la tipica colonna, dalla quale, sgorgava l’acqua intubata.
L’interruzione improvvisa dello zampillo è stato davvero il colpo di grazia che ha inizialmente scoraggiato gli abitanti del paese oltre a trovarsi di fronte a una fontana completamente avvolta da rovi e arbusti. Da più canali si sono però ricevuti messaggi di richiesta affinché ci si impegnasse a ristabilire per lo meno lo sgorgare dell’acqua per dare rinfresco a chi era abituato a passare da quelle parti e vedere quella piazzola a lato della strada come un vero punto di riferimento.
Arrivata l’estate alcune figure di Coletta tra cui Antonio, Adriano e Claudio si sono guardate in faccia e si sono subito messe all'opera, si doveva agire urgentemente; ognuno con le proprie competenze, ognuno con le proprie attrezzature e capacità ha dato il proprio contributo per riportare, in una settimana circa, la fontana in perfette condizioni operative.
Un ringraziamento particolare va riservato anche a Giorgio e a Vittorio che hanno messo a disposizione gratuitamente ruspa e trattore collaborando attivamente ai lavori.
Di seguito trovate un brevissimo video che illustra i vari passaggi storici di questa fonte, di questa "mastra" come la chiamiamo noi da queste parti.
Una cartolina dal... monte Chiappa della Pennula
Una cartolina dal... monte Chiappa della Pennula
Oggi vi spediamo una cartolina dalla sommità del monte Chiappa della Pennula che si eleva a 1276 m alle spalle del villaggio groppallino di Stomboli. Da qui la vista è unica e spaziale sulla val Lavaiana con il monte Castellaro laggiù con Groppallo e la località di Pennula proprio ai piedi della “Ciappa”.
Un antifonario del sec. XII, un importante ritrovamento per la storia groppallina
Un antifonario del sec. XII, un importante ritrovamento per la storia groppallina
di Claudio Gallini
Durante la meticolosa fase di ricerca per la stesura del volume “Groppallo e la sua chiesa una storia unica” ha dato particolare interesse allo scrivente e autore dello studio il ritrovamento in archivio parrocchiale di un’antica pergamena databile al sec. XII, un documento dall’inestimata valenza storica, che eleva nettamente il patrimonio culturale di Groppallo.
Una solida fonte che testimonia la profonda radicazione della fede nel territorio groppallino.
La pergamena ritrovata consta difatti in un antico antifonario riportante esattamente l’importante “Ufficio di San Savino”, Vescovo di Piacenza nel sec. IV; il contenuto del documento concorda inoltre con quanto inserito nel celebre manoscritto piacentino, di compilazione appena precedente, denominato “Il libro del Maestro” o “Liber Magistri”.
Nel volume “Groppallo e la sua chiesa una storia unica” ritroverete l’intera trascrizione e interpretazione del contenuto, grazie al prezioso supporto che l’autore ha ricevuto dai massimi esperti a livello nazionale ed europeo in musicologia e storia della liturgia.
La prima facciata di questa importantissima pergamena, qui in basso riprodotta, trova spazio inoltre sulla quarta di copertina del corposo libro di oltre 550 pagine di storia di Groppallo, per avere sempre con sé copia a colori di questa inestimabile testimonianza della storia groppallina.
Per avere informazioni come reperire una copia del volume, potete cliccare qui
Cronache dal passato... la grigliata a Boccolo della Noce 17 agosto 1990
Cronache dal passato... la grigliata a Boccolo della Noce 17 agosto 1990
Le cronache del quotidiano Libertà di venerdì 17 agosto 1990, ci raccontano di una monumentale spiedata che portò a Boccolo della Noce centinaia di gitanti.
Il villaggio, posto alle pendici dei monti Menegosa e Lama e vicinissimo al Passo di Linguadà che collega la nostra provincia a quella di Parma, richiamò difatti per alcune sere centinaia di turisti e di migranti.
Il trafiletto scrive difatti:
“La Festa sul prato è organizzata dagli abitanti di Boccolo e non ha richiesto contributi ad alcun ente. Le massaie del paese hanno collaborato con gli uomini in cucina e gli artigiani hanno creato sul prato tutti gli impianti necessari: nel boschetto c'era persino un gabinetto da campo in lamiera! Giochi, allegria, musica, danze e una spiedata ritenuta eccezionale”.
Chi ricorda quelle sere e chi si riconosce in questa foto ripresa dal quotidiano Libertà?
Cronache del passato... La gara di bocce ferragostana del 1977
Cronache del passato... La gara di bocce ferragostana del 1977
di Claudio Gallini
Le cronache groppalline del passato ci portano nella Groppallo degli anni ’70 del secolo scorso e in particolare al Ferragosto del 1977.
In tale occasione il nostro giornale Libertà ci riportava, in un articolo di qualche giorno dopo, di una Groppallo invasa dai francesi e di tantissimi turisti e villeggianti che parteciparono alla consueta Festa dell’Assunta, la patrona di tutta la parrocchia.
A caratterizzare questa giornata festosa, riporta il giornalista di Libertà, fu un’entusiasmante gara di bocce “petanque” organizzata dal groppallino signor Gino Bruzzi.
In altre occasioni abbiamo ricordato – e lo faremo nuovamente - che la Groppallo di quei tempi sarà per sempre ricordata per le tante genti che attirava a sè; turisti di passaggio, villeggianti che trascorrevano intere settimane a mille metri per respirare aria buona e poi i tantissimi emigrati che ritornavano alle proprie case, soprattutto francesi, cui era riservata una festa in concomitanza del Ferragosto.
Si ricordano i bar e le locande affollate, un via vai di auto e di moto con targhe soprattutto d’oltralpe e si respiravano dalla cima del Castellaro, sino in fondo a viale Europa, i profumi delle prelibatezze cucinate dai ristoratori locali: dagli anolini, all’anatra arrosto, passando dalla torta di patate ai formaggi e ai salumi a volontà.
Le bancarelle si snodavano dappertutto per offrire ogni ben di Dio, in particolare i giocattoli per i più piccini e le mitiche noccioline infilate a collana, mentre presso alcuni bar erano offerti degli assaggi delle specialità della casa.
Anche la chiesa sul Castellaro era gremita di fedeli saliti in vetta al monte per assistere alla Parola celebrata dall’allora parroco don Antonio Cavaciuti che invitò i medesimi a partecipare numerosi alla consueta processione con la statua della B. V. M. troneggiante e sorretta da quattro volonterosi giovanotti.
Fra i presenti si nominò anche il parlamentare on. Alberto Spigaroli molto legato a questi territori.
Il giorno precedente si tenne invece la tradizionale gara di bocce presso la strada che da Barsi giunge a Miniera. La competizione fu per la precisione di “petanque”, il gioco di bocce tradizionale francese che utilizza palle più piccole di ferro e importate in Valnure da alcuni emigrati.
Le cronache raccontano che in tale occasione il pubblico era numerosissimo e la competizione fu vivace e molto combattuta.
La discussione per l’attribuzione del primo posto fu piena di spunti agonistici che vide però al primo posto la coppia italo-francese formata da Ugo Rosina e Alberto Capra; al secondo posto arrivarono Guglielmo Aquino con Donato Carbone mentre al terzo posto si segnalarono Mario Ferrari con Enrico Forlini.
Infine si ricordò che in un intervallo della gara fu menzionata, con un minuto di raccoglimento, la prematura dipartita del socio fondatore della bocciofila groppallina, Ferruccio Zucca.
Nella foto, scattata per Libertà da Giuseppe Cavanna di Barsi, riconosciamo uno dei vincitori alla gara di bocce il sig. Ugo Rosina (a sinistra), al centro il signor Gino Bruzzi organizzatore dell’evento e il secondo classificato, signor Guglielmo Aquino.
Tanti auguri Angiolina
Tanti auguri Angiolina!
Riceviamo e pubblichiamo alcune immagini che ritraggono i momenti festosi della giornata di oggi a casa di Angela Cavanna di Cà Gregorio, per tutti Angiolina, che ha festeggiato il suo compleanno.
È stata per lei una giornata molto intensa e impegnativa tra le innumerevoli visite di parenti e amici oltre alle tantissime telefonate giunte anche da oltreoceano.
Non si dicono gli anni di una signora, la nonna di tutti i groppallini, ma si aspetta i vostri auguri anche virtuali dalla nostra pagina Facebook.
Angela con il figlio Antonio
La bellissima Mariuccia Villa in alcune recenti immagini
Lo scorso marzo pubblicammo un pezzo che riprendeva un articolo apparso sul quotidiano Libertà con le cronache del Ferragosto groppallino del 1960. (Clicca qui per leggere)
In tale occasione si citò la vera protagonista di quel lunedì 15 agosto, ossia, Mariuccia Villa, interprete e indossatrice, groppallina di nascita ma trasferitasi a Firenze.
Il pezzo, condiviso su Facebook, fu molto apprezzato dalla nipote Rebecca che ci inviò delle immagini attualissime della cara nonna Mariuccia venuta a mancare nell'estate del 2019; con il permesso di Rebecca vogliamo condividerle.
Mariuccia Villa in un allegro selfie con i nipoti Rebecca ed Edoardo
Una cartolina da... Dosso
Una cartolina da Dosso di Groppallo
Questa cartolina estiva ve la spediamo dal grazioso borgo di Dosso posto nella bassa val Lavaiana ma in posizione elevata come richiama il toponimo; dai documenti più antichi scopriamo essere indicato come “Villa di Doxio”, verosimilmente il villaggio che diede i natali allo stimato scultore e artista Fedele Toscani (1876 – 1906), cui diverse opere sono oggi esposte presso la Galleria Ricci Oddi di Piacenza.
